Family Lifestyle

Quanti di voi conoscono la fotografia di lifestyle? ne avete mai sentito parlare? oggi siamo più o meno tutti abituati alla presenza della macchina fotografica e forse a mio giudizio troppo… cercare l’obiettivo e sorridere spesso forzatamente quando il fotografo punta l’ottica verso di noi oppure quando ci mettiamo in posa per il classico selfie. Ma quanto è reale e vero tutto questo? e chiedetevi se davvero tutta questa finzione vi rappresenta? Non sarebbe bellissimo e molto più autentico poter smettere di pensare a come risulteremo in foto e invece vivere il momento e lasciare che un professionista esperto racconti la nostra storia di famiglia senza interferire troppo? Questa è la fotografia alla quale io mi sento più vicina la fotografia Lifestyle di famiglia, che è un po’ un ibrido tra il puro reportage e la fotografia classica posata. A me piace moltissimo stare un passo indietro e lasciare per quando possibile che le cose accadano tra le persone, che queste interagiscano nel modo più naturale possibile, come avrebbero fatto in una reale situazione di intimità famigliare. Quando mi sono resa conto che la fotografia posata di neonati, per intenderci quella denominata New Born, non apparteneva affatto al mio modo di relazionarsi alle persone, non rappresentava una reale rappresentazione dell’arrivo in una famiglia di una nuova vita, ma una serie di sequenze di pose tutte uguali, da riprodurre con un metodo preciso, cambiando gli sfondi e il colore delle coperte e degli accessori, ma con la totale mancanza del racconto. Questo ha fatto da leva su di me per proporre alle famiglie un nuovo tipo di servizio, che mescoli in giuste parti una regia fotografica per il controllo delle luci, ad un occhio più reportaggistico, con qualche minimo intervento o suggerimento da parte mia per far si che ogni famiglia riesca ad esprimersi al meglio, creando una varietà di situazioni reali nel più breve tempo possibile.

Ed oggi con questo approccio che tengo nel cuore e nella testa vi mostro l’arrivo di una nuova vita in questa famiglia già numerosa, che aspettava con ansia un bellissimo maschietto, Elia. Con loro e nella loro casa, ho trascorso qualche ora, così anche la mamma non ha dovuto muoversi da casa trascinandosi dietro borse e carrozzina ingombranti che caratterizzano le prime fasi della vita di un neonato. Ci siamo presi un caffè in tutta tranquillità, abbiamo chiacchierato e ho potuto vedere come le sorelle maggiori si tenessero strette il piccolo di casa tra le braccia. Quanto fosse bella e allo stesso tempo stanca la mamma, ho potuto guardare Elia negli occhi intanto che lo fotografavo e mentre si dimenava libero da fasciature costringenti, e ho potuto ritrarlo senza doverlo per forza addormentare per costringerlo ad assumere pose innaturali. Poi mentre lui si addormentava mi sono dedicata alla sue sorelle, siamo scese in giardino e si sono messe a giocare e a parlare un po’ con me. Non potevo esimermi dallo scattare il ritratto di famiglia, che per me ha sempre il suo grande valore emotivo, ma la mia missione è stata quella di raccontare senza ingerenza l’arrivo di questa piccola vita, tra le braccia amorevoli dei suoi genitori e delle sue sorelle.